L’Ametista. Pregi, Usi e controindicazioni.
L’ametista è un quarzo cristallino di colore viola e deve il suo colore alla presenza di tracce di ferro. I caratteristici raggruppamenti di cristalli su una matrice comune si chiamano “druse”.
DERIVAZIONE DEL NOME AMETISTA
Ametista deriva da Amethystos e vuol dire “colui che non si ubriaca” perché, narra la leggenda, che la pietra abbia la capacità di bloccare gli effetti dell’alcool.
Chakra collegato all’Ametista
Sesto chakra Ajna (“Fronte o Terzo Occhio”) e settimo chakra Sahasrara (“Corona”)
Elemento Correlato
Acqua: l’elemento acqua interessa la sfera delle emozioni e della femminilità (amore, compassione, riconciliazione, pace e sensitività).
Effetto sul corpo
L’ametista ha la capacità di ridurre il mal di testa e, da un punto di vista spirituale, aiutare l’apertura del terzo occhio. Sostiene la flora batterica nell’intestino e il riassorbimento dei liquidi, migliorando il metabolismo. Da sollievo al mal di testa e alla emicranie ma anche ai dolori dovuti a ferite e gonfiori. Aiuta nelle malattie nervose e delle vie respiratorie. Sollievo anche in caso di disturbi della pelle.
Effetto sulla psiche
L’ametista è una pietra associata alla luna (Yin) per questo aiuta il risveglio dell’intuizione superiore e quindi la nostra suprema realizzazione interiore. Questa è la pietra per ritrovare il nostro vero Sé e la pace interiore, serenità, equilibrio e armonia, elimina le inquietudini, aiuta lo sviluppo della pazienza e allontana l’egocentrismo. Riduce stress e tensioni e gli stati agitativi ed è utile per la meditazione.
Come usare l’Ametista
L’ametista può essere purificata sotto l’acqua corrente.
Per ottenere effetti duraturi bisogna portare l’ametista sempre con sé a stretto contatto con la pelle oppure metterla sotto il cuscino o sul comodino per favorire il sonno e aiutare il sogno lucido. Oppure mettetela a bagno per una notte e poi bevete l’acqua al mattino; un tocca sana per il sistema nervoso e per l’intestino.
Ottime le druse anche per ricaricare gli altri cristalli appoggiandoli sopra per almeno una notte. Puoi usarla anche per veri e propri trattamenti come per esempio durante un trattamento di cristalloterapia o per meditare.
NB: Questi consigli non sostituiscono il parere del medico.
Articolo pubblicato gratuitamente da Giuseppina Verzi – Energia e Benessere (VIlladossola)